Seconda norma fondamentale della pallavolo:

Differenziazione tra giocatori di I^ e II^ linea

Dopo aver verificato che la prima norma fondamentale sia stata rispettata, l’arbitro memorizzerà gli atleti di I^ linea (zone 2, 3 e 4), poiché la differenziazione tra giocatori di I^ e di II^ linea resta per tutta la durata dell’azione di gioco, per ogni azione della partita:

  • un giocatore che occupa un posto di I^ linea (zona 2, 3 o 4), restando all'interno delle regole di gioco, può fare ciò che vuole, dalla posizione che vuole
  • un giocatore che occupa un posto di II^ linea (zona 1, 6 o 5) non può attaccare (NB: "attacco" = inviare la palla oltre la rete) se con l'ultimo contatto col suolo ha pestato l'Area di Attacco e al momento del proprio tocco della palla questa si trova ancora completamente al di sopra dell'altezza della rete.

In pratica, occorre immaginarsi che la palestra sia un'enorme vasca, riempita d'acqua fino al bordo superiore della rete.
Un giocatore di II^ linea che come ultimo contatto ha pestato l'Area di Attacco [il pavimento compreso tra la rete e la riga dei 3 metri (compresa)] non può inviare nel campo avversario, neppure per errore, una palla che non ha ancora toccato l'acqua. L'Area di Attacco deve essere immaginata per tutta la larghezza della palestra.
Una volta che la palla ha toccato l'acqua, il giocatore di seconda linea che ha pestato l'Area di Attacco può fare ciò che vuole (tranne il muro), come può fare ciò che vuole, da dove vuole, se non ha pestato l'area di attacco (riga dei tre metri compresa).