LA FILOSOFIA DEL TOCCO DI PALLA (di B.Montesi)

volley - nota personale

riporto qui sotto il testo di un documento (non datato) che ho reperito sul web e che leggendolo mi ha letteralmente lasciato basito in alcuni suoi passaggi.

mi piacerebbe potesse passare Montesi a ribattere le mie critiche per un confronto più profondo.

 

per pura comodità, inserirò i miei commenti all'interno del testo stesso

considerazioni su - filosofia del tocco di palla di benito montesi
B. Montesi

Da qualche anno a questa parte la FIVB non apporta modifiche sostanziali alla regole di gioco, contrariamente a quanto avvenuto negli anni di fine 20° secolo, quando tali modifiche avvenivano in grande quantità e assolutamente sostanziali.

egregio Sig. Montesi,

sono assolutamente certo della sua buonafede, ma a leggere la sua introduzione sembra quasi che le dispiaccia che la Pallavolo non venga corretta ogni anno...

Così abbiamo assistito alla possibilità di colpire la palla con qualsiasi parte del corpo, passando dalla Regola che prevedeva “…. fino alla cintola” e poi “….. fino al ginocchio”. Così sono divenuti regolari alcuni recuperi con i piedi, tipo calcio, che, però, sono risultati spesso spettacolari, entusiasmando il pubblico, decretando così la positività dell’idea, partita, come al solito, dal grande Presidente FIVB Ruben Acosta, da sempre indirizzato verso le ragioni dello “spettacolo pallavolistico”.

Sempre a servizio dello spettacolo, è stata ampliata la zona di servizio, portata dai 3 metri di larghezza a tutto il fondo campo, permettendo di effettuare battute tecnicamente variegate, con larghi risvolti tattici.

tralasciando il suo giudizio sul Pres. Ruben Acosta, posso sottoscrivere quello che ha scritto.

Il largheggiare nella valutazione del cosiddetto “primo tocco di squadra”, ha modificato totalmente la struttura del gioco della pallavolo, che soffriva di azioni corte ed insignificanti per lo spettacolo, stante la necessità di sanzionare falli di tocco di palla già a seguito del servizio: il pubblico era portato alla noia e non si divertiva, così come attualmente si gode lo spettacolo assistendo ad azioni di lunga durata pur se costellate, a volte, da “orrendi” primi tocchi, che non sono belli a vedersi per i cultori della bella ma vecchia pallavolo.

lei mi vuol dire che, poiché si era intravisto un problema, si è deciso di gettare il bambino assieme all'acqua calda?

mi scusi, Sig. Benito, ma si rende conto della gravità dei paradossi che son stati applicati al regolamento, proprio da quella FIVB presieduta dal 'suo' Ruben Acosta?

riporto da altro suo scritto:


1990 - la FIVB introduce qualche correttivo alle regole di gioco:

[...]

3) Maggiore severità nel giudicare il palleggio dell'alzatore durante il salvataggio delle palle che, per effetto di una ricezione imprecisa, stanno andando nel campo avversario;

4) Maggiore permissività nel giudicare il bagher di ricezione o di difesa.


da una parte si chiede maggior severità di giudizio, dall'altra si apre la strada a quello che sarà l'eccesso opposto:

l'abolizione totale del fallo di doppia e di trattenuta sul primo tocco, per poi raccomandare agli arbitri maggior permissività sugli altri tocchi!

L’ace su servizio ha una propria valenza spettacolare che viene riconosciuta al gesto atletico del battitore

 

effettivamente, a pensarci bene, dev'essere risultato "spettacolare" per qualcuno assistere a questo set, con minimo 4 ace su 7 causati dalla deviazione della palla da parte del net (3 consecutivi)...

servizi, così tanto "spettacolari", però, da mandare in tilt una squadra in semifinale play-off e farle perdere un set il quale, da quel momento, secondo la sua logica sarebbe divenuto più... "spettacolare"?


ma la continuità di un’azione con un’alternanza di difese ed attacchi che, anch’essi, mettono in evidenza gesti tecnici eccezionali, sono la linfa per uno sport assolutamente tecnico, verso il godimento sportivo di chi assiste alle gare, sia direttamente che in TV, dove i replay sono assolutamente “magici”.

...ha notato le contraddizioni che ha scritto?

prima loda il "giocare a tutti i costi" e l'abolizione regolamentare del fallo per gesto tecnico e poi dichiara che la Pallavolo è uno sport "assolutamente tecnico".

..eh no, mio caro Sig. Benito, mettiamo i puntini sulle i:

la Pallavolo ERA uno sport tecnico!

Un ulteriore passo avanti nella spettacolarità della pallavolo, è avvenuto quando è stata concessa la possibilità di recuperare la palla passata al di fuori dell’antenna verso la “zona libera” opposta: un recupero che può avvenire ed avere successo particolarmente dopo una ricezione o difesa sbagliata, che invia la palla oltre la rete al di fuori dello “spazio di passaggio” e che con spettacolarità recuperata, rinviata nel proprio campo e continuata a giocare! A questo tipo di azione è quasi sempre accordata l’ovazione del pubblico!

sarei completamente d'accordo con Lei, se criticasse il restringimento dello spazio libero intorno al campo!

ma come: giustamente si dà la possibilità di recuperare una palla anche al di là della linea di centrocampo e poi, per ragioni primarie (leggere: soldi degli sponsor!), ci siamo dimenticati che avevamo ristretto l'area libera?

 

perdoni la domanda, ma:

quale "spettacolo" staremmo rincorrendo?

A volte si assiste ad una lunga azione divertente per la sua spettacolarità, che viene interrotta da un fischio arbitrale che sanziona giustamente un fallo di tocco di rete o una invasione sotto rete o un tocco di palla: pur nella giustezza dell’intervento arbitrale, tutti, pubblico e attori della gara, avrebbero preferito che l’azione continuasse per terminare con la palla a terra inviataci da una delle due squadre, per godersi fino in fondo lo spettacolo degli eccezionali gesti tecnici degli atleti.

verissimo!

ma, perdoni l'ironia:

allora che vogliamo fare...abolire tutte le regole, così non ci sarà più neppure il bisogno degli arbitri?

 

...allora potremmo inserire una regola per cui il punto verrebbe assegnato dal pubblico, in base alle sue grida di approvazione o disapprovazione dell'azione...
in questo modo si potrebbero pure eliminare le linee del campo, cosicché se un'azione "spettacolare" dovesse finire con un attacco "sbucciato" che va a piantarsi nel muso dello spettatore in quarta fila del palazzetto, a quella stessa delusione del pubblico per il termine troppo precoce dell'azione, che anche Lei lamentava, coinciderà comunque l'assegnazione del punto alla squadra di quello schiacciatore!

...direi di più: per un giusto "spettacolo televisivo" si potrebbe inserire dopo ogni azione il televoto:

"signore e signori,

abbiamo appena assistito ad una mirabile azione...

se volete che il punto sia assegnato alla squadra A, inviate un sms al numero 3456 con codice '1'; se viceversa volete assegnare il punto alla squadra B, inviate il codice '2'..

tre... due... uno... stop al televoto!

il punto viene assegnato a..."


 

 

alla fine, Sig. Benito, da SEMPRE gli arbitri hanno interpretato diversamente le gare professionistiche, non sarebbe una novità:

qui vediamo la posizione del palleggiatore USA in P1 nell'attimo del colpo sulla palla da parte del battitore polacco

('fotogramma del 22/7 ore 19:20 circa)

pallavolo - il secondo arbitro finge di non vedere
finale WorldLeague 2012 USA - Polonia

Lo spettacolo, l’interesse del pubblico e dei media, un’idea fissa che la Federazione Internazionale ha perseguito da molto tempo per imporre all’attenzione del mondo sportivo il gioco della pallavolo, quale mezzo di sano divertimento.

credo che con questa semplice frase, Lei abbia riassunto benissimo gli ultimi 35 anni della Pallavolo:

"UNO degli" (se non "LO" ) sport con più tesserati al mondo nei primi anni '90 (evidentemente un motivo ci sarà stato), ma tanto brutto da sentire l'assoluta necessità di doverlo rivoluzionare!

Ed i fatti le danno ampia ragione con le grandi presenze negli stadi delle grandi manifestazioni indoor e beach. Si pensi alle Olimpiadi di Atene, dove presenze totali sono risultate al primo posto degli sport di squadra, si pensi agli europei di Roma 2005 dove il pubblico ha mostrato una capienza insufficiente del Palalottomatica, affollato ben oltre tale capienza, senza poter accogliere molti dei rimasti fuori dall’impianto.

questo è uno dei passaggi che mi ha lasciato più basito:

a parte il fatto che dal punto di vista "spettacolo" il beach e l'indoor NON sono paragonabili,

Lei ha appena confermato tutto quello che ho scritto sulla "spettacolarità" della pallavolo!

cito per evidenziare: "..grandi presenze negli stadi.."

questa è la riprova che la pallavolo non è televisiva!

 

..e, glielo chiedo per favore, non mi racconti che senza le nuove regole i palazzetti non si sarebbero riempiti, perché sappiamo bene da chi e perché i palazzetti oggi sono pieni!

sono pieni di:

-allenatori invitati a partecipare ai corsi di aggiornamento (organizzati ad oc)

e di:

-allievi/e "invitati/e" quasi a forza dai loro allenatori e società (spinti non poco dai vari CP) nel tentativo di mostrare cosa sia in realtà quel gioco che ogni anno cambia loro le regole!

(sì, perché a dispetto dei regolamenti nazionali da lei citati, la Pallavolo giovanile in questi anni ha continuato a subire modifiche regolamentari, anche pesanti... come pure ci sono per la prossima stagione 2012-13)

e se accetta un suggerimento, legga i numeri dei tesserati, così evita di affermare:

"..i fatti danno ampia ragione alla FIVB..",

perché nella Stagione appena terminata, qui a Pisa, per la prima volta in assoluto non si è potuto indire il campionato di prima divisione maschile, mentre quando io giocavo (ho smesso nel '97, non nel '53) a Pisa si giocava pure la SECONDA divisione!!!

Un ulteriore passo avanti su tale aspetto, è rappresentato dalla “filosofia del tocco di palla” contenuta nelle direttive arbitrali della FIVB, che ricalca un po’ quella contenuta nella famosa “circolare dello spettacolo” emanata dalla FIPAV nel 1980 e che ha sicuramente favorito la spettacolarità della pallavolo. A quel tempo fu dura a digerirsi, perché doveva superare una radicata mentalità tecnica che vedeva nel tocco della palla il punto focale della pallavolo: non si poteva parlare di “mezzo fallo”, di posizione disagiata del giocatore intento a toccare la palla, il tocco doveva essere assolutamente “pulito”, altrimenti doveva intervenire il fischio dell’arbitro a spezzare l’azione. Una idea di purezza tecnica che ha ritardato l’avvento della spettacolarità del gioco della pallavolo!

Come l’allora “circolare dello spettacolo”, le direttive FIVB sono tese al prolungamento della durata delle azioni di gioco, fonte ovvia di tale spettacolarità perseguita.

probabilmente è proprio questo l'errore di fondo:

chi l'ha detto che un'azione che dura di più sia necessariamente più "spettacolare"?

in un'azione di lunga durata, l'unica cosa che aumenta è la PROBABILITA' di poter assistere ad un'azione spettacolare... ma che magari intervalla lunghe ed ancor più noiose azioni di scambi in bagher!

da quando in qua, infatti, la pallavolo femminile è "più spettacolare" della maschile?

(sia chiaro: glielo sta chiedendo un allenatore del settore femminile)

 

la verità è che il ReallyPointSystem ha reso noiose quelle azioni che si concludono in tre tocchi perché ha tolto a quelle stesse azioni lo spirito che portavano con sé:

la ricerca (e l'attesa) dell' "azione perfetta", quella cioè che si concludeva con almeno due azioni-punto consecutive (1 in fase cambio-palla +1 in fase-punto), che la premiava assegnando IL punto, quello vero!

il pubblico partecipava e soffriva assieme agli atleti in campo perché riusciva ad immedesimarsi con loro.

oggi il punteggio va avanti da sé, un po' (se vogliamo) in maniera 'filosofica', e se sull' 1 a 0 la mia squadra riesce a piazzare un unico punto breack, potrebbe vincere il set semplicemente attuando una buona fase di cambiopalla. 

 

cosa ci sia di "spettacolare" in questo, ancora non l'ho capito.

non a caso, nella PallavoloModerna, gli unici momenti in cui il pubblico riceve vere emozioni è se e quando le due squadre vanno ai vantaggi. cioè quando si deve attendere che una delle due squadre segni almeno un punto-break (opsss, chissà perché)

Come è possibile raggiungere tale importantissimo obbiettivo?

Prima di tutto non sanzionando falli che non sono tali! Sembra un’eresia, ma è noto che a volte l’arbitro, nella valutazione del tocco di palla, è influenzato dalla gestualità tecnica del giocatore. Una posizione canonicamente errata delle mani o del corpo del giocatore prima del tocco, porta istintivamente l’arbitro ad avere sospetti sul susseguente contatto con la palla, rafforzata, a volte, anche dalla reazione del pubblico che manifesta disapprovazione. Questo aspetto è però ormai molto limitato nelle serie superiori dove operano gli arbitri con più esperienza, mentre nelle serie inferiori l’azione di formazione e qualificazione operate dal Settore Arbitrale, anche a livello psicologico, sta limitando queste deviazioni, portando i direttori di gara a reprimere l’istinto per concentrarsi esclusivamente sul momento del tocco e quindi giudicarlo asetticamente. I risultati sono ottimi, anche se, a volte, il pubblico rumoreggia, ma ci sentiamo di dire a torto.

La filosofia del tocco di palla si manifesta nella sua totalità quando gli atleti sono costretti dall’evolversi dell’azione di gioco a toccare la palla in condizioni disagiate, in situazioni di reale difficoltà gestuale, come in tuffi di recupero, in lunghi percorsi per raggiungere la palla e toccarla proprio all’ultimo istante utile, nel gioco a rete su palle mal giocate dal tocco precedente, ecc. In tali situazioni, la FIVB raccomanda agli arbitri di essere moderatamente indulgenti, senza andare a cercare il pelo nell’uovo, a favore della spettacolarità dell’azione di gioco.

In buona sostanza, se il fallo di tocco di palla non è assolutamente palese e grave, si deve far continuare l’azione.

ESATTO!!!

ma questo lo si sarebbe POTUTO (e DOVUTO) fare senza bisogno di modificare il regolamento!

Lei meglio di me, Sig. Benito, sa che il regolamento di gioco non ha MAI vietato il palleggio, in quanto tale, come primo tocco di palla.

eppure, fino all'entrata in vigore della "non più fallosità del primo tocco":

- effettuare un palleggio come primo tocco, se non avveniva su un 'passaggio in bagher facile dell'avversario', era un tabù!

- "ricevere" in palleggio, poi, era considerato vietato!

- difendere un attacco a mano aperta era considerata una 'trattenuta'!

- anche il gesto chicken-wing, tanto usato nel beach, era considerato fallo di accompagnata.

io non so se la FIVB sia stata 'costretta' dagli arbitri a mettere quella regola affinché essi non potessero più fischiare i primi falli, so solo che oggi risulta molto incoerente, da parte degli arbitri, parlare di:

"lasciar correre", o:

"fischiare solo i falli che sono tali",

se la stessa cosa non l'avevano valutata al tempo che avrebbero veramente dovuto farlo.

è inutile chiudere la stalla quando i buoi son fuggiti!

Qualcuno sarà portato a dire che oggi si insegna a non fischiare, ma ciò non è vero perché il fallo va sempre sanzionato, compreso alcuni primi tocchi nei quali la palla viene “bloccata” o “rilanciata”, sfatando la convinzione che tali tocchi non debbano essere fischiati, però lo “spettacolo” deve essere salvaguardato con estrema intelligenza e capacità: esso attira spettatori e sponsor, sollecitati proprio dall’interesse verso uno sport pulito che ha anche la capacità di divertire.

questa è l'altra parte del Suo scritto che mi ha lasciato più basito!

 

se oramai è arrivata la convinzione per cui:

"..lo spettacolo” deve essere salvaguardato [..]: esso attira spettatori.." (e fin qui nulla dire) "..e sponsor" (ah, ecco... mi pareva ci fosse sotto "il trucco"), allora siamo proprio 'a cavallo':

qui, di sponsor, non se ne vede più uno da quasi un decennio!

...che allora sia colpa del 'nuovo spettacolo pallavolo' e non della crisi, il fatto che non si trovi più uno sponsor, neppure a pagarlo noi?

 

inoltre, mi spiace per lei, Sig. Benito, e per la sua convinzione de "..uno sport pulito..", darle questa delusione, dato che ormai non ci vorrà molto a farlo marcire:

è bastato inserire il "fallo a giudizio arbitrale" per far sì che anche la Pallavolo a breve vedrà spalti con pochi tifosi, ma sul tipo calcio!

anzi, pensi un po', sono malignamente arrivato a credere che la FIVB (e FIPAV) sia arrivata alla decisione di effettuare tutti quei cambiamenti regolamentari (e di farli 'a rate'), proprio per ottenere l'effetto che già da alcuni anni si vede nelle 'normali' palestre dei piccoli paesi:

l'aumento del numero di multe alle società per il comportamento dei loro pubblici (ovviamente inc..ti con l'arbitro, di volta in volta, per i cambiamenti di regole di cui non sono a conoscenza, barra, non concepiscono)

ad esempio: perché mai inserire un pallone variopinto proprio nel momento in cui si abolivano le doppie su primo tocco e si chiedeva 'maniche larghe' sugli altri 2? no, non mi risponda: "perché è più visibile": saremmo l'unico sport che non vedrebbe un pallone n°5!

..ah, le garantisco che ho riscontrato essere molto comune, il mio dubbio sulle multe, persino tra gli arbitri!

W gli sponsor! ...e se non ci sono, chissenempipa: mettiamo in conto alle società! ..tanto è tutto "spettacolo guadagnato" (almeno finché durerà)!

 

..e giusto per eliminare ogni dubbio:

io ero a Firenze il sabato della WorldLeague e Le dico che non avevo mai assistito a così tanta gente in fila al bar durante la fase centrale di un quarto set di pallavolo (con in campo l'Italia).. pensi: mai visto neppure ai vecchi tempi del cambio-palla, quando si sapeva che perdersi 5 minuti di gara non comportava molto in fatto di punteggio gara!

alla fine, nel 1990, sarebbe bastato l'uso di un'altra parola, che oggi non ci troveremmo dove siamo:

1990 - la FIVB introduce qualche correttivo alle regole di gioco:

[...]

3) Maggiore severità nel giudicare il palleggio dell'alzatore durante il salvataggio delle palle che, per effetto di una ricezione imprecisa, stanno andando nel campo avversario;

4) Maggiore permissività nel giudicare il bagher TOCCO di ricezione o di difesa.

 

W lo Spettacolo!... W gli sponsor!...   ...ma... la Pallavolo?

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Commenti: 1
  • #1

    roberto (giovedì, 19 luglio 2012 03:32)

    che poi, Sig. Montesi, a girar bene sul web mi accorgo che non sono l'unico a pensarla così!

    ecco l'indirizzo della pagina in cui mi sono appena imbattuto:
    http://www.volleyrosa.net/index.php?name=MDForum&file=viewtopic&t=3321