«...la Pallavolo a breve vedrà spalti con pochi tifosi, ma sul tipo calcio!..»,
questa volta il virgolettato non si riferisce a ciò che ho reperito sul web, ma a ciò che era stata facile previsione proprio in questo sito.
solamente in questa stagione (e per quanto ne possa sapere) ben due gare di ritorno delle fasi finali provinciali under13 femminili, sono state fatte giocare in italia a porte chiuse a causa dell'intemperanza del pubblico.
sarebbero da scrivere altri fiumi di parole per descrivere questa situazione, in cui la FIVB e la FIPAV ci hanno portato, ma a volte il silenzio è più eloquente di qualsiasi parola:
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Neo (lunedì, 01 aprile 2019 17:22)
Da neo-arbitro e alla mia ventesima partita senza aver estratto un cartellino o segnalato un'intemperanza del pubblico posso dire che quando un direttore di gara è arrivato in palestra col sorriso e con la massima disponibilità verso tutti sottolineando il proprio ruolo con decisione ma elasticità e fa rientrare il suo margine di errore entro quel fatidico 2% (che tende all'1% con l'esperienza) che in una partita a 5 set vuol dire dai 2 ai 4-5 errori (una toccata non vista, un diagonale fuori di poco visto dentro, ecc.) non esiste allenatore, pubblico, giocatore che abbia voglia di contestarlo. L'unico episodio disciplinare capitatomi non ha riguardato me ma un diverbio tra pubblico e allenatore. C'è da dire che prima di frequentare il corso mi sono letto almeno tre volte i manuali, fatto due anni da segnapunti e ore di prove davanti allo specchio. Infatti quando poi un segnapunti poco esperto si complimenta presentandoti un referto in ordine e dicendoti che è in parte merito tuo, della tua tranquillità e dei tuoi gesti chiari, riempie il cuore. Ma serve preparazione e, per esperienza personale, anche i più scalmanati si inchinano davanti ad un incontro vivo ed emozionante e davanti ad un direttore serio e competente. Poi magari verrò smentito ma credo sarà più un'eccezione che una regola...
Roberto (mercoledì, 17 aprile 2019 00:56)
sottoscrivo in toto, Neo